Sarebbe impossibile raccontare in poche righe la storia completa della bicicletta, ma ci tenevo a fare un piccolo e rapido salto indietro nel tempo. Le due ruote infatti sono un mezzo di trasporto antico, che ha segnato diverse generazioni e diversi luoghi del mondo e, ancora oggi, non sembra essere passato di moda. La bicicletta è oggi il mezzo di trasporto più utilizzato: democratico, ecologico ed economico, non richiede carburante se non la forza delle tue gambe e necessita di una semplice e periodica manutenzione.
Ma torniamo a noi e ripercorriamo la storia della biciclette in poche e non certo esaustive tappe.
Pronti? Via!
La bicicletta di Leonardo da Vinci
Manco a dirlo, il primissimo ad avere l’idea di una sorta di bicicletta è un mio conterraneo, il geniale Leonardo da Vinci. Fu lui che nel 1493 fece un disegno a matita e carboncino di una macchina a due ruote, con un’asse di legno che le teneva insieme, una specie di manubrio e una catena che collegava i pedali alla ruota. Il disegno è contenuto nel Codice Atlantico ed è senza ombra di dubbio un’antichissima antenata della bicicletta!
Il celerifero del Settecento
Passeranno diversi secoli però prima che il primo prototipo di bicicletta venga effettivamente realizzato. Siamo nel 1791 e il Conte de Sivrac costruisce un mezzo di trasporto in legno, che assomigliava a una bici ma della quale non aveva il funzionamento: era infatti priva di pedali, di catena e di sterzo. In pratica si stava seduti sul sellino e ci si muoveva utilizzando i piedi, un po’ come accade oggi con le biciclette senza pedali dei bambini. Non era effettivamente molto pratico ma per un po’ andò di moda. Il nome con cui fu chiamato questo mezzo di trasporto è celerifero.
La Draisina
La Draisina è stata molto famosa alla sua epoca. Siamo nel 1817, stavolta in Germania. Il tedesco Barone Karl Von Drais (da cui il mezzo di trasporto prenderà il nome), inventa un nuovo congegno per muoversi. Stavolta è presente un telaio, dei cerchioni e persino un sedile regolabile in altezza. Ancora però non ci sono i pedali quindi si trattava comunque di un mezzo di trasporto non molto comodo. C’era però lo sterzo che permetteva di girare dal manubrio.
Dal Velocipede alla prima bicicletta moderna
Il Velocipede lo abbiamo tutti in mente. Si tratta di quella stramba bicicletta con una ruota anteriore molto più alta di quella posteriore, conosciuta all’epoca come Cavallo di Ferro. L’idea è stata di un costruttore di carrozze, tale Pierre Michaux, che pensò di applicare dei pedali, dei freni e un manubrio ad una draisina che gli portarono in riparazione. Il Velocipede arrivò anche negli Stati Uniti.
La prima bici moderna come la conosciamo oggi viene però realizzata in Inghilterra, nel 1885. Sutton e Starley pensarono di migliorare il modello allora diffuso aggiungendo la trasmissione a catena e ridimensionando le ruote, rendendole di uguale dimensione. Ed ecco che abbiamo la primissima bici! E io non posso che ringraziare tutte le persone citate in questo articolo e tutte le altre che hanno contribuito alla realizzazione della bicicletta.